domenica 2 marzo 2008

INTERMEZZO

Questa sera parto e torno settimana prossima quindi le statistiche per questa settimana inevitabilmente saltano. Al massimo vi rimetto nelle mani di Landopando. Poi quando torno vedrò di recuperare anche le giornate arretrate.
A presto.

venerdì 29 febbraio 2008

SPECIALE SANREMO

Un evento così importante richiede un'analisi accurata. Pippo Baudo aveva annunciato sarebbe stato all'insegna dei giovani e del cambiamento, nonostante suonasse come un ossimoro detto da lui. Però devo dire si è sentita questa voglia di rinnovare le cose e cercare di avvicinare anche chi prima evitava il festival a tutti i costi. Scenografia essenziale ma d'effetto, si nota la presenza come direttore artistico di Arturo Brachetti. C'è più voglia di giocare, Pippo spunta (anche un po' troppo spesso) da delle botole, ci sono balletti e canzoni a intervellare le canzoni. Ci hanno provato, poi che ci siano riusciti non è ancora così evidente. Pippo stesso cerca di sembrare più giovane, e lascia spesso spazio a Chiambretti, che se non controllato però rischia di complicare le cose con battute non sempre efficaci. Ma analizziamo la serata in sè.
Si inizia con l'ingresso del cane Rex, seguito da altri colleghi che dovrebbero minacciare i conduttori e invece sbavano per tutto il palco. Una delle tante scenette che dovrebbero far ridere, ma non lo fanno, anche se capisco che per il pubblico a cui si rivolge sia un momento piacevole. Pippo cerca di mettersi in gioco e partecipare agli sketch quando può. In prima fila siedono sempre Del Noce vicino ad Alba Parietti, non sapevo avessero un flirt. Chiambretti si ostina a portare quelle orrende scarpe tricolore e almeno per stasera ci ha risparmiato la giacca coordinata, anche se purtroppo sarà riproposta più avanti. La gara inizia con i cantanti che quando arrivano salutano tutti, si baciano, i presentatori stanno in mezzo ai coglioni a dire battutine di circostanza, sembra insomma siano a casa loro e non in diretta mondiale. Poi è il momento dell'ingresso della valletta Bianca Guaccero, dato che con una scelta particolare si è deciso di dare una serata a testa alle due accompagnatrici. Si inizia con una scenetta in cui la Guaccero dice che non se la sente di intervenire, poi invece arriva accompagnata da ballerini vestiti in tema Grease mentre invece Bianca canta una canzone che c'entra poco col musical. Il playback sembra quasi credibile fino alla fine, ma comunque la voce è sua, e quindi va detto che canta e balla meglio della Osvart, che non capisco perchè bisogna far ballare o cantare a tutti i costi. A condurre è molto meglio l'ungherese, ognuno potrebbe fare quel che gli riesce ma si vuole un po' esagerare. La Guaccero esordisce comunque con una buona prova in cui riesce anche a mostrare le mutande a mezzo mondo. Per ringraziarla della performance Pippo le regala un mazzo di carciofi, l'orribile composizione floreale data a tutti gli ospiti le prime sere. Ancora sketch e botole e la serata va avanti, Bianca riappare vestita da Ferrero Rocher. Si era detto che siamo in campagna elettorale e quindi non si poteva parlare di politica. E infatti uno dice, a sanremo si parlerà di tutto fuorchè di politica, soprattutto ora. E invece no, non solo ci sono i finti manifesti elettorali dei conduttori, che in sè sono anche un'idea carina; si continuano a fare battute, riferimenti, commenti sulla politica, che non si capisce cosa c'entrino nel contesto. Questo accade spesso. Poi tra i giovani arrivano alcuni tra i miei preferiti. I Sonohra, duo di fratelli tamarri per eccellenza, capelli improponibili, canzone banale che dice tra l'altro "sei un viaggio che non ha nè meta ne destinazione" dimostrando di non aver ben capito l'uso dei sinonimi. Tra l'altro il mechato dei due fa solo dei controcanti irritantissimi. Poi arriva un bimbo che sarà scappato ai genitori nel backstage, invece è un cantante diciassettene che dimostra quattro anni in meno di quelli che ha. Pippo annuncia allora il prossimo "giovane" e invece si presenta un signore che avrà quarant'anni, un soldato che fa leva sulla solidarietà ai militari che fanno del bene e infatti viene eliminato. Arriva il momento della Bertè, ovvero il momento che si prende lei rivoluzionando la scaletta. Tutto casino per una canzone copiata. Lo spettacolo comunque è penoso, un abito che è l'unione di una giacca a vento, un vestito da sposa e un cuscino, occhiali da sole e una canzone che fa male alle orecchie ma non si sa perchè della Bertè bisogna sempre parlar bene. Poi la cantante continua a parlare senza microfono con Baudo e Chiambretti come fosse al bar e lasciando agli spettatori un momento mortissimo. Si passa ora ad analizzare la lite del giorno prima al dopofestival, buon mezzo per far capire che non è una cosa di cui non parlare e da dimenticare. Little Tony canta e si commuove, poi arrivano i Duran Duran, che cantano e fanno la scenetta-tormentone in cui ammettono che gli piace "Donna Rosa". Una cosa tragica di questo festival sono le traduzioni. Spesso non si sentono in sala e quindi c'è un momento penoso in cui il conduttore di turno cerca di parlare in inglese e dimostra di non capire quel che l'ospite dice. Poi invece molte volte si dimenticano proprio che il traduttore esiste, e anziche parlare in italiano aspettando di venire tradotti provano loro a far la domanda in lingua, o quando l'ospite non dice niente perche sta aspettando la traduzione, pensa che non abbia capito e ripete la domanda. Pippo che parla l'inglese poi è uno spettacolo da non ripetere. E' il momento di un altro balletto. Si annuncia una taranta in onore alle origini della Guaccero. Lei inizia togliendosi i vestiti, contornata da ballerini vestiti di bianco. Per questo sembrava più Ciao Darwin, ma poi l'esibizione è cresciuta ed è stata comunque piacevole. Anche stavolta Bianca ci mostra il suo intimo. Quanto alla conduzione, sembra un po' smarrita. Racconta i fatti suoi, ringrazia sempre e manda un sacco di baci. Poi quando c'è da dire le cose importanti si perde un po', probabilmente colpa dell'emozione, su questo niente da dire. Quando Pippo e Pietro sono insieme e non degenerano da soli fanno scambi di battute anche interessanti, lo spettacolo fila. Ogni tanto Pippo cerca di limitare l'esuberanza di Chiambretti, sembra un padre apprensivo, controlla sempre cosa fa il figlio e chiede cos'ha detto quando non ha sentito per stare sicuro. Durante le esibizioni sul vidiwall retrostante appaiono i testi, un buon modo per coinvolgere il pubblico e per far capire parole altrimenti incomprensibili. Arriva il musical Romeo e Giulietta con tanto di Cocciante e addirittura una standing ovation finale. Va detto che gli ospiti chiamati non sono eclatanti come anni fa, ma comunque sono tanti e di livello e garantiscono un buono spettacolo più che semplici parole in un'intervista. Poi c'è il momento imbarazzante in cui Chiambretti pensando di essere a Markette dialoga con questo fantomatico gruppo di ascolto formato da personaggi bizzarri. Una scena evitabile, poi arriva il momento più atteso. I Finley a sanremo. Che schifo. Si inizia con Pippo che li prende per il culo per i loro nomignoli. A vederli sembrano cresciuti, sono vestiti eleganti e da bravi ragazzi, il cantante ha dei guanti da motociclista, sarà arrivato all'ultimo. Addirittura suonano il piano. La canzone inizia piano, non sembra nel loro stile e credo non avrà neanche successo, anche se basta ci sia il loro nome e alle fan non importa molto della musica. Poi però botta di vita, via il piano e dentro la chitarra, si fa del rock, anzi dell'hard-pop. Il cantante si scatena pensando di essere sul palco di Trl e nel ritornello ci regala delle parole cantate aspirando alla Giuliano Sangiorgi. Sergio Cammariere è timidino ma fa sempre la sua figura. Inizia con il pezzo della partecipazione precedente su richiesta della Guaccero, poi dura un po' troppo e cerca di fermarlo senza che lui capisca il messaggio. Pensa così di approfittare del momento sonoro per mettersi in ridicolo e fare il suo lavoro al tempo stesso, e decide di annunciare la canzone cantando. Scenetta pietosa. Momenti di divertimento più serio quando ci si collega con Elio al dopofestival, poi si chiude con la nazionale di calcio dei sacerdoti, scelta discutibile. Cantano We are the champions in latino, che in Italia forse sappiamo meglio dell'inglese. Non prima di aver lanciato un banale messaggio contro la violenza negli stadi e soprattutto dopo che Pippo per testare i riflessi al portiere gli tira una pallonata da trenta centimetri rischiando di uccidere il sacerdote e di distruggere qualche strumento dell'orchestra.
Le idee e le basi per migliorare in fondo ci sono, bisogna un po' lavorarci. Un po' tanto. COSTO: 0,03€

GIORNATA DI MARTEDI' 26 FEBBRAIO

Rai: Festa italiana, Festival di Sanremo, Dopofestival +0,047€


Mediaset: OC, Tre metri sopra il cielo
+0,04€


La7-Mtv: Un americano a Roma
+0,12€

Festa italiana: Nella speranza che qualcuno mi dicesse qualcosa di Sanremo ho provato a guardare un attimo questa trasmissione. Solo un attimo perchè a vedere Rostagno per più di un minuto c'è da star male. Battute già preparate, critiche giusto per essere personaggio, banalità, parole dette ad effetto senza che abbiano un senso logico. COSTO: 0,01€
Dopofestival:
Si cerca di dividere il momento serio del festival con il momento seguente, in cui i cantanti sono invitati a fare due chiacchiere e prendersi più alla leggera per passare oltre alla gara in sè. Per metterli a loro agio, bello studio con divani, bar e cucina con pane e salame. I cantanti, quelli simpatici, accettano di mettersi in gioco con divertimento. Ottima Lucia Ocone seppur poco utilizzata, Elio fa benissimo il suo mestiere aiutato da tutta la band, Lucilla Agosti cerca di cavarsela ma a lei viene affidato il compito più arduo e noioso ovvero parlare con la stampa musicale, momento troppo serio dello show. C'è da lavorare. COSTO: 0,10€

OC:
Certo che la seconda stagione è tutta un'altra cosa rispetto alla prima. Non ancora peggiore, ma diversa di sicuro. Il primo segno che qualcosa andava storto forse. Ma ancora nel periodo in cui era un bel telefilm. COSTO: 0,09€
Tre metri sopra il cielo:
Non credo che il pubblico da rubare a Sanremo sia quello che guarda questo genere di film, quindi scelta un po' discutibile. Il film in sè è orribile, riesce addirittura a essere più brutto del libro da cui è tratto. Una recitazione penosa e una storia di poco migliore. COSTO: -0,01€

Un americano a Roma
(foto) : Continua la grande saga di Alberto Sordi, finalmente arriva questo film stupendo. Era una vita che non lo rivedevo, quasi non me lo ricordavo. E infatti ho riso come fosse la prima volta. Un grande film che infatti è rimasto nell'immaginario collettivo a lungo, semplice ma diretto, che con pochi effetti e una buona idea arriva dritto allo spettatore. COSTO: 0,12€

mercoledì 27 febbraio 2008

IL PUNTO DI VISTA di Landopando

Real CSI: Va bene che c'è Sanremo, va bene che bisogna fare programmi poco visti per evitare sprechi inutili, ma riproporre Real CSI che è andato in onda da pochissimo in seconda serata mi sembra esagerato. Il programma della Fonzi Curciani non è altro che pezzi di documentari americani, ridoppiati, con l'aggiunta di qualche suo commento. Mi è sembrato esagerato pubblicizzarli addirittura con spot che dicevano PROSSIMAMENTE! Perchè pagare per una cosa gia vista? Pretendo un rimborso. COSTO: -0,01€
Festival di Sanremo:
Perchè Sanremo è Sanremo...MA MINCHIA. Non ho mai capito perchè Sanremo è sempre stato un programma cosi importante, anche se più che programma dovremmo definirlo festival, ma dato che va in onda sulla tv nazionale ne parlerò come programma televisivo. Anche quest'anno la conduzione è stata affidata a Baudo, che ha scelto ancora Chiambretti come spalla comica (fortuna che c'è lui). Scenografia bellissima, co-conduttrici bellissime e preparate, ma una noia mortale. Tranne pochi cenni di dormiveglia il festival è stato soporifero, i giovani con canzoni bruttine, i Big con canzoni altrettanto bruttine ma in più anche stonati (Cutugno e Tricarico su tutti). Il dopofestival condotto da Elio e le storie tese si preannunciava godibile, ma Cutugno e Fegiz l'hanno trasformato in "Uomini e Donne", con offese gratuite e battibecchi continui. Tutto sommato apprezzo il tentativo Baudiano di cambiare il festival, anche se a me sembra sempre la stessa cosa. COSTO: 0,01 €

GIORNATA DI LUNEDI' 25 FEBBRAIO

Rai: Blob, I soliti ignoti +0,21€


Mediaset:
I Simpson, Il principe e il pirata +0,18€


La7-Mtv:
Scrubs, Il marchese del grillo, South Park +0,23€


Blob: Mi accorgo ora in questa giornata di quanti appuntamenti quasi fissi abbia saltato nella settimana passata, come quello con blob. Il programma che va sempre bene guardare, ma non va minimizzato in qualcosa che si vede per riempire un buco. Non devo certo stare io a elogiarne le qualità conosciute ormai a tutti e da tempo, infatti continua a durare imperterrito negli anni. Per fortuna. COSTO: 0,12€
I soliti ignoti:
Si tralasci il fatto che era una puntata speciale in tema sanremo. Si consideri che, seppur sia passato il boom di ascolti degli esordi, il preserale di raiuno è di tutto rispetto. Ovviamente è un format, ma ci siamo abituati. Però questo funziona, fila bene, non ti stufa e non porta all'esasperazione chi ci gioca e chi lo guarda. Una piacevole sorpresa. COSTO: 0,09€

I Simpson:
Altra grave mancanza, il cartone più famoso del mondo. Non mi sbilancerei a definirlo il più bello, ma se non è primo è secondo. E' difficile parlarne, credo che tutti l'abbiano visto almeno una volta. E sappiano che non è un cartone che fa ridere e basta, è un cartone che fa ridere senza stancare, senza scadere, senza ripetersi. I Simpson non ti tradiscono mai. COSTO: 0,11€
Il principe e il pirata:
Di sicuro Pieraccioni di film più belli ne ha fatti. Questo non si fa ricordare per nulla di particolare, ma neanche lo si ricorda come un film così brutto. Si guarda, e basta. Ogni tanto si ride anche. COSTO: 0,07€

Scrubs
(foto) : Scrubs si gioca con Friends, Prison Break e pochissimi altri il titolo di Best Sitcom Ever. Bella la scelta di Mtv di riproporlo dalla prima stagione, quando tutti erano giovani e bruttini. Si è mantenuto come all'inizio, non è peggiorato con gli anni. Perchè già dall'inizio era bellissimo, un'intuizione che ne capita una ogni tanto, in molti han provato a prenderne spunto ma non hanno reso uguale. E' comico, è drammatico, è surreale, è tutto. E' come se i ragazzi di Friends lavorassero per ER. COSTO: 0,13€
Il marchese del grillo
: Son passati cinque anni. Sembrano solo due, massimo tre. Eppure il tempo passa. E qual modo migliore di ricordare il grande Albertone che questa rassegna che La7 gli sta giustamente tributando in questi giorni. I film migliori, anche se sceglierli tra tutti quelli che ha fatto per forza finisce per scartare altri capolavori. Il marchese del grillo non è uno dei miei preferiti, ma è un filmone. COSTO: 0,11€
South Park:
Sempre ad alti livelli questo cartone che non sbaglia davvero un colpo. Peccato non sia conosciuto e apprezzato quanto meriterebbe. COSTO: 0,11€

No, non ho visto sanremo. Ma rimedierò.

GIORNATA DI DOMENICA 24 FEBBRAIO

Rai: Quelli che... , Che tempo che fa, Parla con me +0,155€

Mediaset: Guida al campionato, Candid Camera Show, Dr. House, Amici, Controcampo - Diritto di replica
+0,053€

La7-Mtv: Hitlist Italia +, Life of Ryan, Little Britain, Skins +
0,08€


Quelli che... : No, sembra non esserci più molto da fare. Sempre più a picco, le si provano un po' tutte per risollevare la situazione ma niente sembra funzionare più di tanto. Rientra Savino, ma nel complesso il bilancio resta comunque in negativo. Sul finire, spettacolo angosciante con la Ventura che prova addirittura a cantare, o quantomeno a seguire il playback senza riuscirci, mentre balla vestita in maniera alquanto imbarazzante. Se è questo il tanto annunciato debutto musicale di Simona, come più volte auspicato dall'insopportabile Malgioglio, dio ce ne scampi. COSTO: 0,03€
Che tempo che fa:
Devo ammetterlo, quando questo programma doveva iniziare non gli davo una lira. Era il periodo che rientrava da La7, e poi con le previsioni del tempo, dove voleva andare. In effetti le previsioni c'entrano ancora poco, ma il tempo attuale lo analizza in maniera impeccabile. Ospiti prestigiosi e spesso esclusivi, climi calmo e sereno, si parla di temi importanti ma anche di vita quotidiana. Uno stile perfetto, aiutato da alcuni tecnici di vari settori e da comici impareggiabili. Quando la Litizzetto non cerca forzatamente un doppio senso o una battuta sul conduttore non ce n'è come lei. Ancora incognito il ruolo di Filippa Lagerback. COSTO: 0,12€
Parla con me
(foto) : Non so se l'ho già descritto come uno dei migliori programmi della televisione al giorno d'oggi. Se non l'ho fatto ancora mi permetto di farlo ora. C'è tutto, e dura così poco. C'è una comica formidabile, una conduttrice spigliata e preparata, una spalla di tutto rispetto nel suo ruolo, un ospite intellettuale e un ospite da chiacchierata tra amici, una band demenziale che intermezza attentamente questi due, due comici emergenti che si fanno conoscere per quello che valgono. Magnifico. COSTO: 0,13€

Guida al campionato:
Non fosse che devo guardare le partite della giornata precedente mi sognerei di guardare un programma simile. La demenzialità più pura, c'è spazio per dire qualsiasi stupidaggine che tanto nel mezzo si confonde benissimo. Sarà per questo che continua a esserci Mosca. COSTO: 0,04€
Candid Camera Show:
Proprio non mi fa ridere. Pubblicità ridondanti, con tanto di avviso "prima visione", come se fosse possibile per un programma. Hanno cercato di risollevare le sorti dello show con l'innesto della Panicucci che ha fatto probabilmente peggio insieme al simpaticissimo (?) Ciccio Valenti, lui che aspetta sempre i suoi geni nei filmati. E pensa di essere divertente. In più ci sono pure le candid dei vip, roba da latte alle ginocchia. Ce n'era una fatta proprio apposta da Gerry Scotti, così attuale che si usava ancora la lira. Eppure han finto fosse girato da poco, con tanto di colloquio nello studio del milionario Panicucci-Gerry, quest'ultimo vestito come allora. COSTO: 0,0€
Dr. House:
Non è che se abbiam trovato un telefilm che sembra piacere a chiunque lo dobbiamo riproporre sempre, a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno. COSTO: 0,03€
Amici:
Polemiche, banalità e dichiarazioni altisonanti. E' anche una scuola d'arte, ma non sembra risaltare troppo. COSTO: 0,03€
Controcampo - Diritto di replica:
Quando non è noioso è perchè diventa di livello infimo. Brandi ci prova a tenere le fila dei suoi esuberanti ospiti e sembra rassegnato di fronte allo scenario che gli si presenta. Si costella di personaggi imbarazzanti, un Mosca da ricovero psichiatrico, i video divertentissimi di Ciccio Valenti (due che lavorano solo la domenica) , altri sommi opinionisti come Franco Ordine. Ce n'è per tutti i gusti, peccato non essere al bagaglino. COSTO: 0,03€

Hitlist Italia +:
Non dovrebbe essere difficile la conduzione di questo programma. C'è una classifica, si annunciano le posizioni e gli artisti e finita lì. Eppure Carlo Pastore con la sua lentezza, la sua supponenza e il suo scarso talento riesce a rendere inguardabile pure questo. Se lo sapesse il Supertelegattone gli darebbe una lezione. COSTO: 0,05€
Life of Ryan:
Ultimo dei numerosi reality di Mtv sulla vita delle star. Il protagonista è un egocentrico skater americano e le sue varie avventure di sport e d'amore. Non è neanche male, si guarda senza troppo impegno. Essendo ancora minorenne sono i genitori a farne le veci e infatti non potendo lui divorziare come tutte le altre celebrità al centro di simili show, ci pensano i suoi a farlo. COSTO: 0,07€
Little Britain:
Una sicurezza della domenica sera, un lieto fine per una giornata tutt'altro che piacevole. Re della comicità. COSTO: 0,12€
Skins:
A prima vista sembra essere sempre peggio. Se prima lo si guardava solo nella speranza di qualche nudo, ora anche quella è tramontata. E la storia è sempre più ridicola e assurda, succedono robe da non crederci. Come a conferma che quando uno show è presentato con "dopo il successo in Inghilterra" è meglio non guardarlo per evitare brutte sorprese, come fu con The Office. Invece, dando uno sguardo più attento e non fermandosi in superficie, comincio a elaborare una teoria che non lo rende così ridicolo ma anzi, un prodotto niente male. Ma la esporrò più in là, quando ne sarò sicuro. COSTO: 0,07€

martedì 26 febbraio 2008

GIORNATA DI SABATO 23 FEBBRAIO

Rai: Scalo 73, Che tempo che fa +0,13€

Mediaset: American Dad, I Griffin, La vita secondo Jim, Una mamma per amica, Ma chi ce lo doveva dire?, Guida al campionato +0,128€

La7-Mtv: Rugby - 6 nazioni, Making the movie: Sweeney Todd, The search for the next doll, The Hills +0,187€

Scalo 73: Daniele Bossari, lentezza, durata estrema, contenuti un po' così, poco appeal. Gli ingredienti per essere un flop ci sono tutti, in particolare il conduttore (Furore, Popstar, Campioni, Azzardo, l'inizio di Amici, giusto per citare le sue opere migliori). Eppure resta da chiedersi cosa ci fa ancora in onda un programma simile. Anche l'auditel è implacabilmente dalla mia parte, con ascolti bassissimi che sono ancora minori nel target gggiovane a cui si indirizza. COSTO: 0,02€
Che tempo che fa:
Fazio è impeccabile. Non sbaglia un colpo e per questo ha il successo che si merita. L'edizione del sabato non è quella della domenica, ma si fa apprezzare ugualmente. COSTO: 0,11€

American Dad:
Il secondogenito della penna Seth Mac Farlane è estremamente sottovalutato. Forse perchè qualcuno si ostina osannare il suo fratello più titolato, forse perchè non lo si guarda bene. E in poi in Italia è sempre andato in onda un po' qua un po' là quando più faceva comodo. In realtà è molto meglio dei Griffin, seppur i personaggi siano generalmente simili. Battute più fini, citazioni e riferimenti interessanti, analisi critica della società ma con ironia, voglia di ridere senza idiozie. E niente "come quella volta che.." COSTO: 0,09€
I Griffin:
Sì, li guardi una volta e fanno ridere. Alla seconda sorridi, alla terza ti rendi conto che poi non sono così divertenti. Copia spudorata dei Simpson come detto da più parti, battute nel vuoto, si scade spesso nel ridicolo o nell'assurdo. Da guardare una volta ogni tanto, giusto per continuare a trovarli interessanti. COSTO: 0,06€
La vita secondo Jim:
Si perde un po' in questa collocazione una volta a settimana, ma riesce sempre a fare bella figura. E' più una serie da tutte le sere che una in cui aspettare con impazienza ogni puntata. Meglio seguirla con continuità come un'abitudine. Comunque ottima serie, forse il riscatto di Jim Belushi, finora sempre visto come "il fratello". Si guarda volentieri perchè non è impegnativa, risate assicurate e mai banali. COSTO: 0,10€
Una mamma per amica: Di tempo ne è passato dagli inizi, quando i soldini a disposizione non erano poi tanti e si vedeva. E' per questo solo alla genuinità e all'unicità della serie che va imputato il successo ottenuto, che ha permesso di migliorare nettamente l'aspetto visivo, senza perdere smalto nei dialoghi e nelle scenografie, punti cardine del telefilm americano. In più in questo tempo Rory è anche riuscita a diventare una bella ragazza. Ottima serie, da non sottovalutare e definire frettolosamente adolescenziale o prettamente femminile. COSTO: 0,10€
Ma chi ce lo doveva dire?:
Una volta si guarda volentieri, due si tollera, tre comincia a essere troppo. Con tutti i soldi a disposizione non c'è niente di meglio piuttosto che proporre ogni tre mesi lo spettacolo dei due comici siciliani? COSTO: 0,05€
Guida al campionato:
Quasi incredibile ma l'edizione serale è ancora più brutta di quella del giorno dopo. Sarà che non si parla di niente perchè non c'è niente di cui parlare. Sarà che odio profondamente quella valletta. Legge tutto, credo le debbano scrivere anche di dire ciao sennò non se lo ricorda da sola. E' una pena sentirla parlare senza avere un'idea di quel che sta dicendo. COSTO: 0,04€

Rugby - 6 nazioni
(foto) : La7 quando le fa le fa bene. Pubblicizza la competizione in maniera trionfale, con approfondimenti e speciali al riguardo. Lo fa sembrare il grande evento che è, e si conferma una rete non interessata solamente agli sport maggiori. Servizi attenti, buoni sia per chi ne capisce sia per chi si sta avvicinando al gioco in quel momento. Tanto spazio per questo torneo, era ora. E non è colpa loro se l'Italia ha perso. Bravi perchè riescono a avvicinare anche molti che del rugby sanno solo che la palla è ovale. COSTO: 0,11€
Making the movie - Sweeney Todd: Gli speciali sul cinema di Mtv sono sempre fatti molto bene. Curati in tutti i dettagli, parlano del film senza svelare segreti ma anzi invogliando maggiormente il pubblico alla visione. Interviste particolari in cui non si dicono le solite banalità, scene esclusive, giusti approfondimenti. COSTO: 0,08€
The search for the next doll:
Le Pussycat Dolls cercano una nuova cantante. Chissenefrega, verrebbe da dire, invece sono riuscite a tirarne fuori pure un reality. Che in sè non è neanche malaccio, non fosse che le concorrenti non sono per niente all'altezza e le uniche un minimo brave erano già destinate alla finale dall'inizio. E dire poi, che la vincitrice non l'hanno nemmeno presa nel gruppo. Alcuni personaggi strani popolano lo show, come la creatrice Robin Antin che è senza dubbio un uomo o un Mark McGrath in fase di declino. COSTO: 0,07€
The hills:
Laguna Beach versione "da grandi", e non è un male. Meno melodrammi e sdolcinatezze, un po' più di fatti concreti e vita interessante. Apertura di stagione addirittura con test di gravidanza. A Los Angeles si fan le cose in grande. COSTO: 0,08€

domenica 24 febbraio 2008

GIORNATA DI VENERDI' 22 FEBBRAIO

Rai: Storie - Diario italiano, Chi fermerà la musica, Tintoria +0,155€

Mediaset: Ned - Scuola sopravvivenza, Le Iene, I Cesaroni
+0,14€

La7-Mtv: Pugni in tasca, Le invasioni barbariche, A Shot at love with Tila Tequila
+0,20€

Storie - Diario italiano: Augias si conferma geniale, affronta gli argomenti più ostici e delicati con lucidità e razionalità. COSTO: 0,11€
Chi fermerà la musica:
Per ora nella battaglia tra format uguali con la rete avversaria sembra essere in vantaggio il tappabuchi Pupo. Come programma in sè niente di che, ma sicuramente ha fatto più presa della concorrenza. Dura poco, si fa seguire, ottimo per lo zapping o le pause pubblicitarie. COSTO: 0,06€
Tintoria:
Come programma comico non accampa troppe pretese, sapendo di essere relegato in una programmazione ostile e di non disporre di figuranti eccelsi. Eppure sfrutta al meglio il poco di cui dispone, cerca di tirare fuori il massimo da tutti e soprattutto si fa notare per la stupenda scenografia. Si ricordi comunque che qualcuno che è uscito da qui ha fatto il botto. Purtroppo si punta troppo sulla popolarità di Lisa Fusco uscita dall'isola, senza accorgersi che non fa e non ha mai fatto ridere soprattutto riproponendo sempre la solita canzoncina. Spiace anche per la sostituzione di Belen Rodriguez che non era la solita valletta tutta gambe e niente testa. COSTO: 0,08€

Ned - Scuola di sopravvivenza:
Un buon riempitivo nel pomeriggio, non un telefilm che si ricorderà nel tempo, ma la tua mezzoretta te la fa passare con semplicità. L'idea di base poi non è neanche male, anche se trapiantarlo nella scuola italiana non ha la stessa valenza per le immense differenze tra qui e là. COSTO: 0,07€
Le Iene:
E' inutile, i bei tempi sono finiti. Quando avevano fatto il colpaccio, erano la novità assoluta e tutti pendevano dalle loro labbra. Adesso no, adesso basta. Sta diventando giorno dopo giorno sempre peggio ed è quasi un dispiacere accorgersene. Tra servizi sempre meno intensi, battutine facili e volgari, introduzioni a servizi che non c'entrano niente, credo che anche Luca e Paolo si siano annoiati arrivati a questo punto e si dispiacciano leggendo la battuta che devono dire sul gobbo. Rinchiudete la pazza che urla sempre e speriamo di non sentire più battute sul cuneo fiscale. COSTO: 0,05€
I Cesaroni:
Togliamo questo alone di superpopolarità che si è creato sopra la serie tv e vediamo di analizzarla con obiettività. Alcuni spunti buoni ci sono, ma da qui a farlo diventare il fenomeno dell'anno penso ne passi. Ottimo il trio Amendola-Tortora-Fassari, fosse solo per i loro siparietti la serie sarebbe un successo. Purtroppo per piacere alle famiglie bisogna infilarci qualche storia d'amore, e qui si scade nel banale se non nell'esagerato. Certo, ottima la scelta di rappresentare la vita delle famiglie normali, ma si dovrebbe cercare di non strafare. La recitazione si può dividere in livelli: gli adulti sono i mostri sacri, tra i ragazzi qualche buona promessa la si trova, i bambini sono, oltre che insopportabili nella fiction tanto da essere quasi ininfluenti, privi di ogni talento recitativo. Per non parlare del bimbo più piccolo, a cui per fortuna viene affidato il compito di voce narrante altrimenti si farebbe presto a dimenticarsi della sua esistenza. COSTO: 0,08€

Pugni in tasca
(foto) : La premessa è che odio i ciccioni, ma Adinolfi mi risulta uno dei pochi simpatici della categoria. E al buon Mario vanno riconosciuti senza dubbio due meriti: dal lato estetico, riuscire a trovare delle polo addirittura di due taglie superiori alla sua, dal lato televisivo aver portato l'informazione e il dibattito su un'emittente come Mtv dove sembrava davvero il tassello mancante per essere a pieno titolo la TV dei gggiovani. Il programma è condotto con maestria, si pone in una posizione superpartes e gli ospiti parlano di fatti concreti estraneandosi dalla sfera politica in sè. Grande attenzione e rispetto per le opinioni di tutti, un ottimo esperimento. COSTO: 0,12€
Le invasioni barbariche:
Pare ne parlino tutti, perchè non noi. Daria Bignardi è una che o piace o non piace. A me non piace, però i suoi meriti le vanno riconosciuti. Il voto va a essere una media tra la formidabile prima parte e la seconda che ha lasciato a desiderare. L'intervista con Ferrara è stata condotta in maniera egregia, senza sbavature, senza scomporsi, facendo valere le proprie idee con calma e saggezza. E Ferrara è stato annientato, con abilità Daria l'ha riportato a terra facendolo scendere dal suo mondo fatato per farlo scontrare con la realtà dei fatti. Lui piano piano perde colpi, si vede messo all'angolo e spesso si contraddice, lei rimane integra e ribatte colpo su colpo, gli fa notare che non può criticare chiunque, che la sua opinione non dev'essere legge e che non può parlare per assunti. Brava Daria, peccato la trasmissione vada avanti. Tra Baldini un po' gigione e smarrito e Dolce & Gabbana senza troppo da raccontare, lo show si perde un po'. Peccato. COSTO: 0,10€
A shot at love with Tila Tequila: Non è strano analizzare come questo programma sia diventato un cult in America. Tila Tequila, star del nulla diventata famosa grazie a Myspace, si scopre bisessuale, fatto accolto come qualcosa di eccezionale, e deve scegliere tra 16 ragazze e 16 uomini la sua anima gemella, e nel dubbio si limona un po' chiunque. Ci si chiede innanzitutto se la controparte voglia stare con lei, bellissima se truccata, parruccata e photoshoppata, ma a vederla in questo reality risalta la sua faccia assurda che la fa rassomigliare a un cagnolino. Ragazze isteriche, uomini razzisti e arrapati sono gli ingredienti fondamentali per questo show che coinvolge il pubblico, portato a seguirlo nonostante non sia espressamente una piacevole visione. Si aggiunga un italiano ridicolo, talmente stereotipato da aver impressionato il pubblico al punto che gli verrà affidato uno dei mille spin-off del reality, per la serie finchè qualcosa ha successo tiriamone fuori tutto il possibile. Nella puntata si nota per una volta la mancanza di una rissa, ma le anticipazioni della prossima settimana ce ne fanno gustare un'anteprima. COSTO: 0,08€

venerdì 22 febbraio 2008

IL PUNTO DI VISTA di Landopando

Chi vuol essere milionario: Format ormai stra-collaudato in tutto il mondo, conduttore d'eccezione e domande per tutte le tasche; queste sono le parole d'ordine per il collossal dei quiz che ha scavalcato anche il passaggio lira-euro. Le novità di questa edizione si sono fatte apprezzare, anche perchè le prime domande sembravano proprio una presa per i fondelli. Fortunatamente il milionario è tornato a risollevare la situazione dopo il clamoroso flop di uno contro cento, forse il più lento e noioso quiz mai fatto.
Aspettando che qualcuno vinca l'agognato milione si guarda volentieri mentre si cena, si gioca tutti assieme e si passa un bella ora e mezza, imparando anche cose nuove. COSTO: 0,09 €
La ruota della fortuna:
Concorrenti ignoranti, valletta incapace e conduttore antipatico e monotono rendono il preserata di italia uno una delle cose più orrende mai viste. Mi chiedo come sia stato possibile mettere nelle mani di enrico Papi, l'uomo famoso per le sue prese in giro esagerate, un programma che in passato era uno dei miei preferiti, ma soprattutto schiaffarlo nel preserale dove la scelta lascia a desiderare, tra pacchi e buffonate varie. Sicuramente la scelta di dargli un taglio giovane è stata una delle cose che disprezzo di più, la cara, bella e amatissima "B" di Bologna è diventata per incanto la "B" di bacio o di budino. Com'è possibile poi, con tutte le ragazze belle e brave che ci sono in italia, prendere la Silvstedt che non capisce una beata mazza, e deve sempre creare stupidi doppi sensi per sembrare ancora più mignotta. Tutto questo calderone di schifezze non può che non lasciarmi creditore con italia uno, infatti seppure il gioco ha un ritmo tale da coinvolgere facilmente il pubblico a casa, non si riesce a seguire a causa di mille buffonate e cadute di stile. COSTO: -0,2€

Mi permetto di aggiungere che il quiz più brutto di sempre è senza dubbio Formula segreta, il quiz di Amadeus al rientro a Mediaset, copia spudorata dell'eredità e chiuso giustamente dopo pochissimo tempo.

GIORNATA DI GIOVEDI' 21 FEBBRAIO

Rai: Don Matteo 6, Artù +0,18€


Mediaset: La ruota della fortuna, Colorado Revolution, Mai dire grande fratello
+0,06€


La7-Mtv: Markette, South Park, Viva la Bam
+0,225€



Don Matteo 6: Direi che è il caso di dire basta a questa gloriosa serie. Se inizialmente aveva segnato una svolta nella fiction italiana impressionando grandi e piccini, è il caso di riflettere sul fatto che quando dopo il nome della serie c'è un numero maggiore di 5 sia ora di chiuderla definitivamente. Hanno voluto osare addirittura con la sesta stagione, e non glielo possiamo perdonare. Degenerando sempre più come le ultime squallide stagioni di Un medico in famiglia, ha perso tutto il fascino che poteva avere all'inizio ed è diventata una fiction bruttina ambientata in un paesello dove ormai non si sa più che casi risolvere perchè è già successa qualsiasi cosa e i carabinieri sono così invorniti da richiedere l'aiuto dell'espansivo, per non dire rompiballe, don Matteo. Contornato da figure bizzarre e poco importanti, si noti anche come abbiano voluto imperterriti continuare nonostante la sostituzione dell'idolo nazionale Flavio Insinna con "quello del padao". Discutibile la scelta di Rete 4 di contrapporre sempre film del Terence Hill dei tempi che furono. COSTO: 0,05€
Artù
(foto): Gene Gnocchi è un mago. Se se ne parlasse tra amici, si potrebbe dire tranquillamente che trasforma la merda in oro. Riesce a far diventare un programma senza tante pretese, infilato in una posizione nascosta del palinsesto Rai, il talk più divertente e accattivante della tv. Gran parte dell'opera è merito del comico emiliano, in grado di ottenere questi risultati da uno show a bassissimo budget, in cui non si parla di niente con ospiti che è facile trovare al chiosco del porchettaro. Eppure, è un programma eccezionale, fa ridere, fa satira, prende le cose con ironia, informa ma senza annoiare. E dice cose che non si direbbero da altre parti. COSTO: 0,13 €

La ruota della fortuna:
Se io fossi Mike Bongiorno mi scaverei una fossa solo per potermici rivoltare dentro nel vedere una mia creatura così brutalmente sfregiata senza ritegno. A pieno titolo candidato tra i peggiori programmi della TV italiana, vuole rompere nettamente col passato, tanto da vietare la celeberrima "D di Domodossola" o qualsiasi altra città in favore di altre parole che non ricordino quando questo show era bello e seguito. Accoppiata alla conduzione tra le peggiori di sempre, Enrico Papi non si sa perchè lavori ancora, un personaggio totalmente ignorante e con una faccia da schiaffi come poche altre. Il gioco senza dubbio non l'ha capito, ne sono prova tutte le sue affermazioni, e i suoi dialoghi con la valletta sono da prigione. L'Italia decisamente non aveva bisogna di Victoria Silvstedt, il manifesto di come per lavorare in TV servano due soli requisiti, possibilmente grandi come una coppa di champagne. Vive tra tre stati e ha il pregio di non capire nessuna delle rispettive lingue, fa gaffe esagerate e riesce a trasformare qualsiasi cosa in un doppio senso giusto per tirar un po' su la sua immagine. Ci si aggiungano frasi da seconda elementare durante il gioco, e al momento di vincere i soldi periodi sintatticamente improponibili, roba che se la presenti alla professoressa ti manda a posto con un due. Che infatti è il voto del programma. COSTO: -0,02€
Colorado Revolution: Di Colorado si può dire tutto tranne che non dà sicurezze. Si può star certi che quelli che fanno ridere fanno veramente ridere, e quelli che non fanno ridere non fanno ridere per davvero. Niente mezzi termini. O stai incollato alla TV o cambi canale senza problemi. E questo accade con costanza, così si sa già che quando arriva Baz bisogna seguire con attenzione e quando appare Marcellus il mimo estremo si può fare una pausa e andare in bagno. Tutto sommato comunque una buona trasmissione, con momenti evitabili, come qualsiasi collegamento da Cacioppo Channel o la mitica DJ Ilenia ma con altri momenti incredibili da raccontare il giorno dopo agli amici. Affiatata la coppia alla conduzione, una Rossella Brescia che non ti aspetti, i Fichi d'India che la fanno da padrona e addirittura le Pupe riciclate senza neanche sfigurare esageratamente. COSTO: 0,10€
Mai dire Grande Fratello:
La formula è collaudata e non può sbagliare. In più, puntata non solamente incentrata sul personaggio di Roberto, che se uscisse non so di cosa parlerebbero, e con l'inserimento delle prime imitazioni. Prodotto semplice ma che funziona sempre. COSTO: 0,10€

Markette:
Non sono un grande estimatore di Chiambretti ma il programma è indiscutibilmente riuscito. Anche in questo caso la formula rimane quella, ma se ha tutto questo successo non si vedrebbe il motivo per cui cambiarla. Si segue con piacere e spensieratezza, un altro grande ingrediente della seconda serata italiana. COSTO: 0,11€
South Park:
Come detto dal mio socio, i complimenti si sprecano per il cartone più bello di sempre. Criticarlo vuol dire non averne capito il senso, ed è una cosa grave perchè condiziona l'opinione della gente che spesso ne parla senza mai averlo visto. In breve, guardatelo e vi accorgerete da soli. Che fa morire dal ridere, che non è volgare e che analizza la società sì con cinismo ma con l'obiettività tipica di pochi altri (show, non solo cartoni). Ci si aggiunga che ieri c'era la puntata sulle staminali, nella quale ho capito molte più cose di quante ne avessi imparate attraverso altre fonti. COSTO: 0,13€
Viva la Bam:
Senza voler essere un programma che cambierà il mondo, mezzora di divertimento puro e a cuor leggero, un ottimo riempitivo per quell'ora. COSTO: 0,10€

giovedì 21 febbraio 2008

IL PUNTO DI VISTA di Landopando

Striscia quotidiana del GF: E' indiscutibile che chi fa il montaggio della striscia quotidiana del Grande Fratello non è bravo, è un genio. Senza che accada nulla la tua mezzoretta davanti a persone che parlano di niente la passi volentieri, magari senza farci tanta attenzione
ma sei sempre lì a dire: "prima o poi succederà qualcosa..." ; invece no, niente, tempo sprecato... ma montato molto bene. COSTO: 0,05€
South Park:
Probabilamente il cartone più educativo della storia, va finalmente in onda su MTV con un doppiaggio che non censura un "porca puttana" in "porca sultana". Chi usa la volgarità come scusa per dire che South Park non è un bel cartone non capisce niente. Infatti senza volgarità sarebbe difficile affrontare argomenti difficili come razzismo, sessualità, potere, malattie, terrorismo, governi corrotti, etc etc... Ma south park ci riesce benissimo mettendo a fuoco i problemi cosi come sono; senza bigottismo ci dà una soluzione concreta al problema oppure ci fa soltanto riflettere. Un consiglio spassionato a tutti i bambini: guardate South Park, probabilmente imparereste il quintuplo delle cose che imparereste in 1000 puntate di Dora l'esploratrice. Detto questo non si può che non dare un giudizio più che ottimo a questo cartone che va sempre controcorrente e che procedendo con le serie e con le stagioni si rinnova continuamente e non perde nulla di quella comicità e irriverenza che lo ha sempre contraddistinto sin dalla prima puntata. Un grazie ad MTV. COSTO: 0,13€

GIORNATA DI MERCOLEDI' 20 FEBBRAIO

Rai: -

Mediaset: Striscia la notizia, L'esorcista
+0,16€

La7-Mtv:
Lolle, Black Box, Otto e mezzo +0,11€




Striscia la notizia:
A rischio di impopolarità, cosa grossa come parlar male del papa o di Vasco, che più o meno in Italia hanno la stessa valenza, mi permetto di dire un sonoro basta. Io personalmente non ne posso più di questo programma. Rimpiangendo i bei tempi, quando il programma faceva semplicemente il suo lavoro e sbaragliava la concorrenza con punti di share mai visti prima, lo show di Ricci cerca in ogni modo di recuperare la supremazia del preserale producendo più danni che buoni risultati. L'avvento di Affari Tuoi li ha profondamente segnati, finalmente un programma Rai che è riuscito a battere una corazzata considerata inaffondabile non dev'essere stato un bel colpo per la redazione Mediaset che infatti con il gioco targato Raiuno si sfoga un po' troppo e gratuitamente. Per carità, quando fa ancora quello che è tenuta a fare è insuperabile, con le sue opere di denuncia e di informazione. Peccato siano sempre di meno, lasciando spazio a rubriche oscene, battute penose, polemiche fatte sul nulla, ricerca di scandali dove scandali non esistono, notizie di parte, volontà di far ridere dicendo qualsiasi cosa e Ballantini vari. E io, personalmente, mi sono rotto i maroni di un programma così. COSTO: 0,03 €
L'esorcista:
Finalmente guardo qualcosa anche su Rete 4, finora ingiustamente penalizzata. Certo, la programmazione della terza rete mediaset non aiuta, ma va detto e confermato che i Bellissimi di Rete4 sono davvero bellissimi. Film storici, straordinari, che in una programmazione normale si fa sempre più fatica a vedere e non si capisce sinceramente il motivo. Non a caso, trovano spazio su una rete, diciamocelo, un po' sfigata e a orari improponibili, roba per amanti del videoregistratore o per viveur notturni. Ma i titoli che questa rubrica propone sono impareggiabili, neanche le grandi uscite dei canali più fighetti tengono il passo con i magici film del passato. Ieri è toccato a L'esorcista, il capolavoro dell'horror perdipiù in versione integrale. Imperdibile per chiunque si dichiari amante del cinema, ma anche per tutti gli altri. COSTO: 0,13€

Lolle:
Ultima puntata della serie tedesca e verrebbe da aggiungere finalmente. Non so a cosa farà spazio, ma difficilmente sarà peggiore di questo telefilm che dimostra dopo altri esperimenti che la TV tedesca non produce poi così tanta bella roba. Rispetto alla puntata in sè, melensa e poco intrigante. COSTO: 0,03€
Black Box:
Un po' ci speravo nel risollevamento del nuovo programma di Mtv. Devo dire invece che è successo il contrario. Se all'inizio le storie erano insensate a vederle ma con l'attesa di scoprire i retroscena su internet per capire cos'era realmente successo, ora si rasenta il ridicolo. Nella puntata di ieri, si voleva mantenere un alone quantomai fallace di mistero su due fratelli che vestiti da gangster parlavano in codice e trafficavano valigette, facendo credere che si trattasse di droga o simili ma che solo uno che a quell'ora guardava l'Italia sul due poteva non capire in realtà si parlasse di musica. Peccato, è andata male. COSTO: 0,03€
Otto e mezzo:
Oh, finalmente Ferrara se n'è andato e un bagliore di speranza pervade questo programma finora a dir poco inguardabile. Lanfranco Pace non sarà Marco Travaglio ma fa la sua porca figura specialmente se paragonato a chi gli aveva tenuto calda la sedia prima. Il dibattito fila meglio, non si sente più una presenza scomoda che monopolizza la discussione imponendo le proprie opinioni e limitando i pensieri altrui. Ritanna Armeni non è ancora guarita da due anni di convivenza con Ferrara, non è spigliata come vorremmo ma si sta riprendendo. Se prima era relegata in un angolo, non diceva niente e si faceva zittire dal collega su qualsiasi cosa, salvo saltuariamente aprire bocca e venire prontamente smentita, ora si vede che è più libera e soddisfatta. Non vedo l'ora che la Ritanna nazionale (altre non ne conosco) avrà come ospite Ferrara, e lì saranno cazzi. Perchè quel giorno arriverà. COSTO: 0,08€

INTERMEZZO

D'ora in poi per portare avanti questo progetto mi avvarrò della collaborazione di Landopando, un mio caro amico che ha deciso di sposare il mio progetto e che ha la magica proprietà di pensare quello che penso io. Quindi un valore aggiunto a questo esperimento che si intrometterà di tanto in tanto esprimendo il proprio punto di vista e contribuendo alla crescita del blog.
A tal proposito, ecco il suo primo pezzo a proposito della trasmissione "La sai l'ultima?" di martedì sera.
"Programma longevo, nazional-popolare, i barziellettieri sembrano tutti uguali e le barzellette iniziano sempre con "NAPOLI"; apparte tutto cio' il programma Mediaset resiste imperterrito tutti gli anni, ma perde sempre più di smalto. Quest'anno la conduttrice è doc, infatti hanno riesumato dopo tanto tempo la sempre bella e brava Lorella Cuccarini spalleggiata dalla comicità demenziale, e a tratti infantile di Massimo Boldi. Qualcuno mi sa spiegare a cosa serve uno studio così grande se il 90% delle iquadrature sono primi piani? Comunque questo programma ci rende ormai indefferenti, ma un'occhiatina ce la si da sempre."
COSTO: 0,01 €
Infatti, un programma che non ha mai funzionato, ma che si continua insistemente a riproporre di anno in anno. Certo, ottimo tentativo di risollevarlo, bella scenografia, bei propositi e conduzione superiore al passato, seppur con la presenza di Massimo Boldi che se ha mai fatto ridere qualcuno voglio il suo nome all'istante. Il neo principale, oltre alle barzellette che non fanno ridere, ma ormai quello è quasi un punto fisso imprescindibile, sono le barzellette recitate dal sessantenne cipollino. Spettacolo penoso, non è colpa della Cuccarini se una formula che non funziona continua per la sua strada, e non bisogna stupirsi della sua prematura chiusura, voluta con talmente tanta fretta che non han fatto in tempo a raccontare l'ultimo aneddoto.

Approfittiamo anche per annunciare il cambio di nome al blog dopo varie riunioni per deciderne uno più appropriato, che appena possibile inseriremo.